La nostra condivisione di questa convivenza inizia mettendo in luce alcune “sensazioni”: la sensazione lunedì mattina di smarrimento; la sensazione di arrivare da un’altra strada, di guardare la vita da un’altra prospettiva; la sensazione di non essere soli a fare quella strada. Questa è stata la nostra convivenza. 

Abbiamo legato tra tutti e imparato dalla quotidianità reciproca, creando relazioni più salde e più sincere, dandoci l’occasione per consocere a pieno l’altro e la possibiltà di legare con molte persone. Divertimento, compagnia e serietà ci hanno permesso di condividere fatiche, impegni, problemi. Ma soprattutto ci ha fatto condividere “tempo” vivendo tutti sotto lo stesso tetto ci ha fatto sentire parte di qualcosa di “più grande”. La fatica e la gioia del vivere insieme come amici, fratelli e compagni di strada alla luce del Vangelo, uno sguardo diverso su cosa significa “comunione.

È stata una grande occasione di felicità, di crescita personale e di tutto il gruppo, di fiducia reciproca e da parte degli educatori. Tutto questo ci ha permesso di essere davvero noi stessi, di essere “FAMIGLIA” davvero, più unita e ci portiamo a casa l’amore da parte di tutti. 

È stato uno “stacco” dalla vita di tutti i giorni, in cui abbiamo trascorso tempo insieme ad amici desiderosi di vivere la stessa esperienza. Potremmo quasi dire che a volte ci sentiamo “più a casa che a casa”, dove ci sono persone che ci vogliono realmente bene.

Crescendo nell’aiutare abbiamo campito l’importanza della responsabilità che ognuno di noi ha nel corso della giornata, nei nostri compiti ma soprattutto per vivere con serenità. È stata l’occasione per ognuno di noi per imparare a rivalutare i propri impegni e priorità.

Nasce in noi l’orgoglio di far parte di tutto questo e la voglia di ringraziare ancora per tutti questi doni, a partire dalle persone che ci sono accanto. 

La spensieratezza, l’armonia e la complicità rendono questa casa unica.