Le origini della parrocchia di Cristo Re

[tratto da “Cristo Re 1962-2012: i volti, gli avvenimenti, le opere” (R.Arlotti – PG Gattei) / publicato in proprio]

          La parrocchia di Cristo Re è nata su un territorio occupato in origine da orti e modesti casolari, che alla fine degli anni 50 ha risentito di una progressiva urbanizzazione. La parrocchia nacque per volere del vescovo di allora Emilio Bianchieri, e affidò l’incarico di darle vita a un giovane cappellano della parrocchia di S. Giuliano Borgo: don Dorino Celli. Doveva essere formata da porzioni delle vicine parrocchie di San Giovanni Battista e Regina Pacis, al fine di alleggerire queste ultime dal peso derivante da un incremento della popolazione sempre più massiccia.

Il 29 giugno 1962 venne istituita così la parrocchia di Cristo Re, con parroco titolare don Carlo Bianchi ed economo spirituale don Dorino Celli, il quale di fatto esercitava le funzioni di parroco.

Ai suoi inizi, a Cristo Re mancava tutto: la chiesa parrocchiale, la canonica, il terreno su cui costruirle, e la gente, ancora legata alle parrocchie originarie.

Il lavoro da fare era notevole: le funzioni liturgiche venivano svolte in una cappellina di via Praga ex succursale di Regina Pacis intitolata a Gesù Divino Operaio. Ma questo titolo a don Dorino non piacque. Trovò l’ispirazione durante una messa: “Cristo Re”, ecco il nome della nuova parrocchia!

Già dal secondo anno dalla fondazione della parrocchia era già evidente che l’unico ambiente coperto, la cappella, era inadeguato alle attività liturgiche e parrocchiali.

Era necessaria l’individuazione di un terreno che fosse centrale rispetto al territorio parrocchiale, che fosse edificabile, e soprattutto che fosse acquistabile a buon prezzo o addirittura gratis.

Così passarono molti anni prima di trovare un lotto adatto.

Solo nel 1969 la parrocchia divenne proprietaria di un appezzamento di terreno in via delle Officine.

Cominciò un difficile iter burocratico per la licenza di costruzione che alla fine autorizzava l’edificazione di due corpi: la canonica e un secondo edificio, un cinema/teatro con funzioni temporanee di chiesa.

Nella concezione ideale del parroco don Dorino, la chiesa parrocchiale vera e propria doveva essere costruita nell’altro lato del piazzale, ma non avendo ancora ottenuta l’autorizzazione, venne rimandata ad una fase successiva. Fase che non è mai arrivata e così l’edificio pensato per il cinema/teatro è tutt’ora chiesa a tutti gli effetti.

Il progetto dell’opera venne affidato all’architetto Ferruccio Benassi, mentre l’impresa edile di Cicchetti Renato, vincitrice dell’appalto, si mise all’opera alla fine del 1970.

Per il finanziamento della costruzione, oltre alle sottoscrizioni private raccolte negli anni su ‘pressing’ di don Dorino, un aiuto importante fu concesso dalla Diocesi quale contributo statale per i danni di guerra dell’Opera di San Giuseppe di via Bonsi.

Nella notte di Pasqua del 2 aprile 1972, con la processione del cero dalla cappella di via Praga, presente il vescovo Bianchieri, veniva solennemente inaugurata la nuova chiesa.

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I parroci che si sono succeduti a Cristo Re sono stati:

don Dorino Celli       dal 1962 al marzo 2002;

don Carlo Giustozzi  da ottobre 2002 al marzo 2012;

don Raffaele Masi     dal marzo 2012 al maggio 2016;

dal maggio 2016 gli è succeduto don Lauro Bianchi.

il vescovo Emilio Bianchieri con don Dorino Celli davanti alla cappellina

la cappellina di via Praga intitolata a Gesù divino operaio

un disegno prospettico dal progetto della nuova chiesa.

la partecipazione dei fedeli all’inaugurazione della chiesa in via delle Officine

don Dorino Celli  (n.1927 – m.2004)

don Carlo Giustozzi (n.1965)

don Raffaele Masi (n.1981) assieme a don Lauro Bianchi (n.1960)

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